La Casa di Cura Villa Sant’Apollonia nasce nel 1984 a Bergamo per volontà del Dott. Cesare Toffanetti e, con una superficie di oltre 5.000 metri quadri, comprende: sale operatorie e ambulatori, posti letto per il ricovero, sala conferenze, centro laser, laboratori odontotecnici e centri estetici.

Abbiamo deciso di approfondire, insieme al Direttore Generale della struttura, il Dott. Giorgio Toffanetti, il nuovo protocollo specifico del dentista per pazienti autistici.

Ecco le domande che gli abbiamo posto.

 

Da dove nasce l’ispirazione per la creazione di questo protocollo?

Spesso i pazienti autistici rinunciano alle cure odontoiatriche dovendo affrontare due tipologie di difficoltà:

  • difficoltà di comunicazione, sia in entrata che in uscita;
  • disturbi sensoriali (la seduta dal dentista espone a suoni, odori, sapori e altri potenziali fastidi sensoriali).

Si tratta di soggetti disabili o non collaborativi, che giungono alla nostra struttura anche su consiglio di altri odontoiatri; ci poniamo, dunque, l’obiettivo di migliorare la comunicazione con i pazienti e i genitori/caregiver, in modo da permettere loro di affrontare i controlli e le cure odontoiatriche con maggiore serenità.

Principalmente i soggetti con difficoltà si affidano a strutture ospedaliere come la nostra perché, a differenza di uno studio odontoiatrico, abbiamo la possibilità di fare interventi in sedazione profonda o in anestesia generale avendo a disposizione sale operatorie e degenza.

L’utilizzo di queste risorse è una possibilità che rimane valida per pazienti non collaborativi che non possano essere curati in sicurezza in altro modo.

Come funziona il suo protocollo dentistico rivolto ai pazienti autistici?

Dopo la prenotazione della prima visita con il dentista, il genitore/caregiver riceverà del materiale che gli permetterà di preparare al meglio il paziente:

  • storia sociale sulla prima visita dal dentista scritta in CAA;
  • registrazioni audio e la spiegazione dei rumori degli strumenti che potrebbe sentire in prima visita;
  • nome e foto del professionista che il paziente incontrerà in prima visita;
  • un questionario di anamnesi da compilare che ci fornirà informazioni utili per gestire al meglio il paziente autistico (disturbi sensoriali, interessi assorbenti, approcci comunicativi, etc.).

Nel caso in cui il paziente autistico sia adulto o sia comunque in grado di parlare e comprendere “attraverso frasi”, è possibile avere una versione della storia sociale realizzata in frasi e non in CAA.

È possibile organizzare uno o più appuntamenti di approccio graduale alla prima visita. Solitamente, si organizza un primo appuntamento con il genitore/caregiver, senza la presenza del paziente durante il quale è possibile vedere il percorso che affronterà il paziente il giorno della prima visita.

Si può anche organizzare un incontro successivo in presenza del paziente, in modo che possa conoscere gli ambienti prima di effettuare la prima visita.

Gli appuntamenti sono organizzati in modo da eliminare o ridurre al minimo i tempi di attesa; è a disposizione uno spazio specifico dotato di giochi, libri e supporti in CAA per aiutare il soggetto a gestire il tempo di attesa e a lasciare lo spazio per recarsi in ambulatorio.

Durante la visita il paziente sarà guidato con un’agenda visiva in CAA le cui fasi corrispondono a quelle della storia sociale consegnata preventivamente al genitore/caregiver.

In caso di pazienti non collaborativi, è possibile utilizzare strumenti di token economy. Se si desidera utilizzare questo strumento, è consigliabile anticipare la richiesta al personale di Villa Sant’Apollonia, in modo da poter personalizzare la scheda per renderla efficace.

 

Come viene implementata la CAA?

In caso di pazienti con disturbi del linguaggio severi, sono a disposizione del personale una serie di pittogrammi “regolatori” per facilitare la comunicazione (“basta”, “apri la bocca”, “ho male”, etc:)

La Comunicazione Aumentativa e Alternativa include diversi sistemi di simboli, sia grafici (immagini, disegni, pittogrammi, parole o lettere) sia gestuali (mimica, gesti o segni manuali)

I sistemi di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) sono complementari alla riabilitazione del linguaggio naturale, in quanto possono favorire la sua acquisizione.

Il materiale informativo per i pazienti autistici di Villa Sant’Apollonia è stato realizzato in collaborazione con Spazio Autismo Bergamo e utilizza pittogrammi ARASAAC.

 

In che modo viene formati il team nell’utilizzo di questo protocollo?

Per realizzare il protocollo, tutto il personale di Villa Sant’Apollonia è stato coinvolto in una formazione specifica. Non solo il personale clinico, ma anche reception e segreteria.

In questo modo le procedure possono essere applicate durante l’intero flusso del paziente, a partire dalla prima telefonata.

La formazione è avvenuta in tre fasi con il supporto di psicologhe dello Spazio Autismo Bergamo:

  • durante la prima fase, il personale di Villa Sant’Apollonia ha ricevuto una formazione generale, imparando a conoscere l’autismo e le altre neurodivergenze.
  • nella seconda fase, si è affrontato il tema della comunicazione in maniera più approfondita, imparando l’utilizzo di diversi supporti in CAA.
  • finite le prime due fasi, sono stati selezionati dei gruppi di lavoro rappresentativi che hanno analizzato il percorso del paziente in odontoiatria, in modo da poter realizzare del materiale informativo personalizzato in CAA.