Distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss: che cos’è, sintomi e diagnosi
Mauro Colangelo
Aggiornamento - 09:00 del 18/01/24
Indice
La distrofia di Emery-Dreifuss fa parte del gruppo delle distrofie muscolari ereditarie progressive ed è una malattia neuromuscolare caratterizzata da debolezza e atrofia muscolare, associate a contratture articolari precoci e cardiomiopatia. Questa forma viene trasmessa con molteplici modalità di ereditarietà: autosomica dominante, autosomica recessiva (la più rara) o come malattia recessiva legata al cromosoma X. I pazienti che ne sono affetti sono spesso colpiti da anomalie cardiache che possono causarne anche la morte improvvisa.
Distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss
La Distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss (EDMD) è una rara malattia genetica che colpisce i muscoli e il tessuto connettivo. Prende il nome dagli scienziati Alan Heathcote Emery e Fritz Dreifuss, che hanno descritto questa condizione nel 1966.
Fa parte delle Distrofie muscolari, un gruppo di malattie genetiche caratterizzate dalla degenerazione progressiva dei muscoli.
Tra le forme di Distrofia muscolare, le più diffuse sono la Distrofia muscolare di Duchenne, la Distrofia miotonica, la Distrofia muscolare di Becker e la Distrofia facio-scapolo-omerale (FSHD).
In questo articolo, approfondiremo la comprensione della Distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss, dai suoi sintomi caratteristici alle prospettive future per coloro che vivono con questa condizione.
Distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss: che cos’è
La distrofia muscolare di Emery-Dreifuss (EDMD) è una malattia genetica rara, spesso lentamente progressiva, che colpisce i muscoli delle braccia, delle gambe, del viso, del collo, della colonna vertebrale e del cuore.
La EDMD è distinta da alcune caratteristiche uniche che la differenziano da altre forme di distrofia.
Genetica
La Distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss è associata a mutazioni di diversi geni che codificano per diverse proteine.
I geni associati alla distrofia di Emery-Dreifuss codificano per le proteine nucleari di membrana seguenti
- Lamina A/C (autosomica);
- Emerina (legata al cromosoma X);
- Nesprian-1 e nesprina-2;
- FHL1;
- LUMA;
- SUN1 e SUN2;
- Titina (una proteina del sarcomere).
Tra queste, troviamo la lamina A/C (legata alla forma autosomica) e l’emerina (legata al cromosoma X).
Queste mutazioni compromettono la struttura e la funzione delle cellule muscolari, portando a una progressiva perdita di forza e a una riduzione della capacità muscolare.
Trasmissione
La Distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss (proprio perché sono coinvolti geni diversi) può essere ereditata in vari modi. In particolare, come malattia:
- autosomica dominante, il che significa che una sola copia del gene difettoso è sufficiente per causare la malattia, e può essere ereditato da uno dei due genitori;
- autosomica recessiva, condizione in cui un gene difettoso deve essere ereditato da entrambi i genitori (la più rara);
- recessiva legata al cromosoma X, condizione in cui il gene difettoso può provenire solo dalla madre.
Tuttavia, in alcuni casi, la malattia può anche verificarsi in modo spontaneo senza una storia familiare nota.
La prevalenza complessiva dell’EDMD non è nota. Si stima che la forma legata all’X colpisca 1 persona su 100.000 nella popolazione generale. Inoltre:
- nelle forme autosomiche possono essere colpiti sia maschi che femmine in ugual misura;
- nella forma legata all’X sono colpiti solo i maschi, mentre le femmine possono essere portatrici sane (non manifestano i sintomi della malattia).
Sintomatologia della Distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss
La Distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss (EDMD) è caratterizzata dalla cosiddetta “triade clinica“, che comprende la contrattura del tendine d’Achille, del gomito e dei tendini posteriori del collo (che esordiscono nella prima infanzia e si aggravano fino a causare una limitazione dei movimenti articolari).
Questi tre elementi rappresentano l’aspetto patognomonico di questa forma di distrofia muscolare.
Debolezza Muscolare
La progressiva debolezza muscolare e atrofia si sviluppano di solito durante la tarda infanzia o la prima adolescenza, prevalentemente nelle braccia e nelle gambe.
La debolezza muscolare porta a problemi come la difficoltà nel sollevare le braccia sopra la testa,
essendo interessati maggiormente il bicipite e il tricipite e un’andatura anomala con i bambini che camminano sulle punte dei piedi, essendo coinvolta la muscolatura distale della gamba.
Col tempo possono essere coinvolti altri gruppi muscolari: come quelli del collo, del cingolo scapolare e degli avambracci, con possibile irrigidimento della colonna vertebrale e comparsa di scoliosi.
Contratture Muscolari
Le retrazioni primarie sono caratteristiche costituite da ispessimenti e accorciamenti dei tessuti muscolari e tendinei che possono causare deformità e limitare il normale movimento delle articolazioni(articolazioni rigide) nei gomiti, nei talloni e nel collo.
Coinvolgimento Cardiaco
Il coinvolgimento del sistema cardiaco è un aspetto distintivo della Distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss. Questa forma di distrofia muscolare può causare anomalie nella conducibilità elettrica del cuore (blocco atrio-ventricolare) aritmie e, in alcuni casi, miocardiopatia che causa insufficienza cardiaca, con un’alta probabilità di morte improvvisa. Le cardiopatie di solito esordiscono nella seconda o terza decade di vita e la gravità di tali anomalie varia tra gli individui affetti da EDMD.
L’età di esordio, la gravità e la progressione della Distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss variano notevolmente da caso a caso, anche tra individui della stessa famiglia.
Alcuni individui affetti possono manifestare un esordio infantile con una rapida progressione della malattia e gravi complicanze; altri possono manifestare un esordio in età adulta in qualsiasi momento prima dei 20 anni e un decorso lentamente progressivo.
Diagnosi Distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss
La diagnosi della Distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss (EDMD) coinvolge una combinazione di valutazioni cliniche, test genetici e approfondimenti strumentali:
- Anamnesi: è il primo passo, in cui il medico raccoglierà la storia medica del paziente, compresi sintomi, storia familiare e sviluppo dei sintomi nel tempo;
- Valutazione Clinica: in cui si osservano i sintomi della triade clinica (contratture, debolezza muscolare e coinvolgimento cardiaco);
- Test genetici: al fine di identificare mutazioni specifiche nei geni associati alla EDMD, come il gene LMNA, che è coinvolto nella forma autosomica dominante, o il gene EMD, associato alla forma legata all’X. È il test che solitamente conferma la diagnosi;
- Esami strumentali: come l’elettromiografia (EMG) e la biopsia muscolare, nel caso in cui il test genetico non conferma la diagnosi, al fine di valutare l’attività elettrica dei muscoli e ottenere campioni di tessuto muscolare per analisi più dettagliate.
Trattamento
Attualmente, non esiste una cura definitiva per la Distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss, ma ci sono approcci terapeutici finalizzati a gestire i sintomi e migliorare la qualità di vita dei pazienti. Le strategie di trattamento possono includere:
- Fisioterapia: per aiutare a mantenere la flessibilità muscolare, migliorare la forza e gestire le contratture;
- Assistenza cardiologica: con monitoraggio regolare dell’attività cardiaca e pacemaker in caso di ritmo cardiaco anomalo.
Prognosi
La prognosi della Distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss (EDMD) varia considerevolmente tra i pazienti e dipende dalla gravità dei sintomi e dalla risposta al trattamento.
Alcuni punti chiave includono:
- Progressione graduale: la debolezza muscolare e le contratture tendono a progredire lentamente nelle prime fasi della vita, ma la velocità di progressione può variare notevolmente;
- Coinvolgimento cardiaco: un monitoraggio regolare e una gestione attiva delle condizioni cardiache sono cruciali per mantenere la salute generale;
- Variazioni tra le forme di EDMD: le due principali forme di EDMD (legata all’X e autosomica dominante) possono comportarsi in modo diverso. Ad esempio, la perdita della capacità di camminare è rara nella forma legata all’X, mentre può verificarsi nella forma autosomica dominante.
Fonti:
Distrofia muscolare di Banwell B. Emery-Dreifuss. Guida NORD alle malattie rare. Filadelfia, Pennsylvania: Lippincott Williams & Wilkins; 2003:624.
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Aggiornamento - 09:00 del 18/01/24