Le distrofie muscolari sono malattie ereditarie muscolari progressive, che derivano da alterazioni a carico di uno o più geni necessari per la normale struttura e funzione muscolare. Il tipo più diffuso è rappresentato dalla distrofia muscolare facio-scapolo-omerale, caratterizzata da debolezza dei muscoli mimici e dei muscoli del cingolo scapolare. I sintomi possono svilupparsi nella prima infanzia e di solito sono evidenti durante l’adolescenza. La diagnosi è fondata sul quadro clinico e sull’analisi del DNA.

La Distrofia Muscolare facio-scapolo-omerale (FSHD) è una malattia neuromuscolare ereditaria, caratterizzata da debolezza muscolare progressiva.

Nel corso di questo articolo, andremo a comprendere la FSHD, partendo dalla sintomatologia che manifesta, passando attraverso le cause e la diagnosi, fino alle attuali opzioni di trattamento disponibili.

 

Distrofia Muscolare facio-scapolo-omerale: che cos’è

La Distrofia Muscolare facio- scapolo-omerale (Distrofia muscolare di Landouzy-Dejerine) rientra nel quadro delle Distrofie Muscolari, un gruppo di malattie genetiche che coinvolgono la degenerazione progressiva dei muscoli. 

Queste condizioni sono caratterizzate dalla perdita di tessuto muscolare e dalla sostituzione con tessuto adiposo e connettivo, con conseguente perdita di forza e atrofia, tra i diversi sintomi.

Il nome di questo particolare tipo di distrofia muscolare identifica i muscoli più colpiti dalla malattia, quelli che si trovano nella regione del viso (facio), della schiena (scapola) e della parte superiore del braccio (omerale). 

Sono comunemente colpiti anche il cingolo dell’anca e la parte inferiore delle gambe.

È la terza forma di distrofia più frequente dopo la Distrofia Muscolare di Duchenne e la Distrofia miotonica di Steinert (DM1); colpisce circa 1/20000 persone.

 

Sintomatologia nella Distrofia Muscolare facio-scapolo-omerale

I sintomi iniziali della Distrofia Muscolare facio-scapolo-omerale tendono a manifestarsi tipicamente durante la prima infanzia e diventano più evidenti nell’adolescenza, nel 95% dei casi si manifesta entro l’età di 20 anni,  seguendo un andamento graduale e progressivo nel corso del tempo.

Le persone con FSHD di solito riconoscono per la prima volta di avere una forma di Distrofia muscolare, quando iniziano ad avere difficoltà a sorridere, a fare espressioni facciali e a salire e scendere le scale.

Molti pazienti, inoltre, descrivono un modello di progressione della malattia “a singhiozzo“, con periodi di stabilità seguiti da fasi in cui i sintomi peggiorano rapidamente.

I sintomi e la progressione della FSHD, tuttavia, possono variare notevolmente tra i pazienti. Non è infrequente che taluni pazienti non sviluppino disabilità e che abbiano un’aspettativa di vita normale. La variante pediatrica, caratterizzata da debolezza dei muscoli facciali, dei cingoli scapolare e pelvico è rapidamente progressiva, e la disabilità è sempre severa. 

I sintomi comuni associati alla Distrofia Muscolare facio-scapolo-omerale sono:

  • Debolezza muscolare: inizialmente, può manifestarsi nella regione facciale, rendendo difficile chiudere gli occhi, stringere le labbra o sorridere. Successivamente, può coinvolgere le spalle (con ali scapolari sporgenti) e le braccia;
  • Atrofia muscolare: dovuta alla progressiva perdita di tessuto muscolare, che si manifesta con una riduzione delle dimensioni muscolari, soprattutto nelle aree colpite;
  • Asimmetria muscolare: per un maggiore coinvolgimento di un muscolo di un lato del corpo rispetto al contro laterale;
  • Difficoltà nella sollevazione delle braccia: a causa della debolezza muscolare con conseguente difficoltà nell’uso quotidiano delle braccia, come pettinarsi o sollevare oggetti;
  • Fatica muscolare: con la sensazione di affaticamento durante attività che richiedono l’uso dei muscoli colpiti;
  • Problemi di deglutizione: a causa del coinvolgimento dei muscoli facciali, con conseguente difficoltà alimentari e necessità di adattare la dieta.

La debolezza muscolare può estendersi alla parte inferiore delle gambe e ai fianchi, portando circa 1 persona su 5, affetta da Distrofia muscolare facio-scapolo-omerale (FSHD) a dipendere da una sedia a rotelle per il movimento.

I sintomi non muscolari spesso associati a questa malattia comprendono compromissione neurosensoriale dell’VIII nervo cranico (n. acustico) e anomalie vascolari retiniche, cui conseguono:

  • problemi visivi;
  • perdita dell’udito.

 

Cause e Diagnosi della Distrofia Muscolare facio-scapolo-omerale

La Distrofia Muscolare facio-scapolo-omerale (FSHD) è classificata come una malattia ereditaria a trasmissione autosomica dominante

Ciò implica che un individuo affetto ha il 50% di probabilità di trasmettere la malattia ai propri figli, senza distinzione di sesso; e che una sola copia del gene difettoso è sufficiente per causare la malattia. Tuttavia, ci sono casi in cui la mutazione si verifica spontaneamente, senza essere ereditata dai genitori.

L’anomalia genetica è stata localizzata sul braccio lungo del cromosoma 4.

La causa principale della Distrofia Muscolare facio-scapolo-omerale è una riduzione del numero di ripetizioni di una sequenza di DNA nota come “D4Z4” in una specifica porzione del cromosoma 4.

In individui sani, questa sequenza di DNA è ripetuta molte volte, ma nelle persone con FSHD c’è una riduzione del numero di ripetizioni di D4Z4 al di sotto di una soglia critica. 

Questa condizione può attivare il processo di espressione anomala di un gene vicino chiamato “DUX4”, che generalmente è spento. 

La sovra-espressione di DUX4 nei muscoli è associata alla degenerazione muscolare osservata nella Distrofia Muscolare facio-scapolo-omerale.

Esiste poi una seconda variante molto rara di FSHD (solo nel 5% dei soggetti). In questo caso la regione D4Z4 viene attivata attraverso altri meccanismi. Più comunemente, la Distrofia Muscolare facio-scapolo-omerale di tipo 2 è causata da mutazioni in altri geni, tra cui SMCHD1, DNMT3B e LRIF1.

Tuttavia, ci sono ancora degli aspetti da chiarire rispetto le complesse interazioni genetiche coinvolte nella Distrofia Muscolare facio-scapolo-omerale, che sono ancora oggetto di ricerca, al fine di comprendere meglio i meccanismi specifici che portano alla manifestazione della malattia.

Diagnosi

La diagnosi della Distrofia muscolare facio-scapolo-omerale si basa su vari elementi, tra cui:

  • caratteristiche cliniche distintive osservate durante l’esame medico;
  • l’età in cui compaiono i primi sintomi;
  • la presenza di una storia familiare della malattia;

analisi del DNA per individuare specifiche mutazioni genetiche associate alla condizione.

 

Terapia e Trattamento nella Distrofia Muscolare facio-scapolo-omerale

La FSHD non influisce sulla durata della vita, ma può causare una disabilità marcata. 

Al momento non esistono cure in grado di alterare la progressione della Distrofia muscolare facio-scapolo-omerale.

La gestione della malattia generalmente implica trattamenti per alleviare i sintomi e fornire supporto ai pazienti per massimizzare la loro qualità di vita.

Ecco alcune delle opzioni terapeutiche e trattamenti utilizzati nella gestione della FSHD:

  • Fisioterapia, per migliorare la forza residua e prevenire la contrattura muscolare;
  • Dispositivi ortopedici, come ortesi e tutori, per fornire supporto ai muscoli colpiti e migliorare la mobilità;
  • La logopedia, che può aiutare coloro che hanno difficoltà a parlare;
  • Interventi chirurgici, per alleviare alcuni problemi fisici come le ali scapolari.

Infine, il monitoraggio per anomalie vascolari retiniche è essenziale per prevenire la cecità.